Che si parli di strutture abitative o di altro genere di edifici, garantire il corretto funzionamento degli impianti idrici e igienici è una condizione basilare per viverci e presuppone sistematici e necessari interventi di manutenzione. Ma a chi spetta pagare?
Fra questi, il più importante è rappresentato sicuramente dalla disostruzione delle fognature, una pratica gravosa ma talvolta assolutamente necessaria. A richiedere l’intervento di tecnici per attuale tali pratiche possono essere diverse situazioni, come strozzature o intasamento dei pozzi fognari.
Operazioni simili diventano ancor più impegnativi all’interno di un complesso abitativo come il condominio. Lì infatti occorre rifarsi alle norme in vigore per stabilire il tipo di intervento da effettuare e stabilire la ripartizione delle spese relative alla riparazione, tra chi ci abita.
Le fasi dello spurgo dell’impianto fognario
In generale ogni tipo di spurgo inizia con l’apertura dei tombini e prosegue con lo svuotamento della fossa settica o del pozzetto, fino ad arrivare poi al momento in cui gli operatori eseguono la vera e propria pulizia. La fase successiva consiste nella disostruzione e il trattamento delle colonne e delle condutture, con il prosciugamento dei vari tipi di liquidi fuoriusciti. In molti casi, è possibile che si riveli necessario l’impiego di strumenti di diagnostica più accurati, come la video ispezione fognaria.
I liquami ricavati devono essere obbligatoriamente smaltiti e di questo si occupano solitamente i tecnici, trasportandoli in impianti autorizzati per la depurazione. È naturale che, in caso risultino particolarmente logori, tubature e altre componenti fognarie vengono sostituiti, preservando così l’efficienza di tutto l’impianto.
A chi spetta pagare lo spurgo delle fognature condominiali?
Per quanto riguarda i costi, come già anticipato in precedenza, la legislazione vigente stabilisce che le spese dovute all’intervento siano ripartite fra tutti coloro che fanno uso dell’impianto. Nell’ambito del rapporto tra locatore e conduttore, quest’ultimo sarà tenuto a coprire la cifra relativa ai lavori. Quanto ai rapporti tra nudo proprietario e usufruttuario, essendo la spesa relativa allo spurgo legata sostanzialmente all’utilizzo dell’immobile, questa sarà a carico dell’usufruttuario.
In generale la pulizia delle fognature dovrebbe essere fatto ogni 2/3 anni, è comunque consigliabile organizzare per tempo e questo tipo di interventi e soprattutto affidarsi a ditte specializzate. Fra le più rinomate e apprezzate nella provincia palermitana c’è Provenza spurghi, un’azienda che si avvale di strumenti all’avanguardia e personale altamente qualificato.